martedì 28 dicembre 2010

Vacanze in casa De Lapis

Salve a tutti. Non so come stiano andando lì da voi queste vacanze scolastiche ma qui da noi sono un vero disastro.
A parte il fatto che non ci tocca andare a scuola, ovvio, ma quello di avere un po' di riposo ogni tanto dovrebbe essere un sacrosanto diritto di oi bambini o no? Peccato che Bernardetta Gianfresconi, la nostra maestra, ha deciso di darci ben 28 temi da svolgere durante le vacanze. Dice che siamo quasi analfabeti, e forse ha ragione lei, ma 28 temi sarebbero troppi anche per un grande scrittore!
Per fortuna Zio Gatto me ne suggerisce sempre di nuovi. Adesso si è fissato che devo andare con lui alla festa di capodanno dei gatti, un magnifico soggetto per un tema (e forse, aggiungo io, anche per un racconto macabro).
Comunque lo farò, passeremo alla festa e poi andremo tutti a casa dei Cuorebaldo. Credo che verranno anche Ruggero Tempofosco con la sua nuova fidanzata e Ayse con un nuovo giubbotto da motociclista. E voi, come lo passerete il capodanno?

venerdì 30 luglio 2010

consigli per i viaggi lunghi - gli audiolibri


Noi stiamo per partire per le vacanze. Anche voi? Spero di sì. Ad Abbatelesto fa caldissimo e io non vedo l'ora di andare a fare qualche esplorazione sui sentieri della Vallecozza. L'unico problema è che per arrivare alla Vallecozza ci vogliono 5 ore di macchina con un guidatore normale, e almeno 8 con zia Giovanna, perché lei non riesce ad arrivare da nessuna parte se non si perde almeno un paio di volte. No, ma dico, vi rendete conto di cosa vuol dire un viaggio in macchina di otto ore con zia Giovanna e Zio Gatto?

Per fortuna quest'anno Serena, la mamma di Ale, che lavora in biblioteca, mi ha dato un bel consiglio: "prova con gli audiolibri" ha detto.
"audiolibri, e che sono?" ho chiesto io.
E allora lei mi ha spiegato che gli audiolibri sono dei libri che invece di essere letti possono essere ascoltati, perché qualcuno li legge al posto nostro.

Lei per esempio viaggia sempre con un paio di cd di fiabe per Penelope, ma se volete potee scaricare qualche fiaba anche da qui. Oppure i cono le favole a teatro di Lapis, delle vere operette da ascoltare, o le filastrocche, come quelle pubblicate da Sinnos nella collana i Nidi (cerca quelle col cd)

Invece per i più grandi cerca qualche bel romanzo avventuroso. Su questo sito potete trovarne diversi da scaricare direttamente (a pagamento). Altrimenti, dopo esservi fatti un'idea, potete comprare i cd in libreria, su una libreria virtuale come ibs, o sul sito della casa editrice.(emons, per esempio)

Sempre a pagamento, c'è una sezione della libreria Amazon che si chiama Audible e che vende audiolibri in inglese. Un modo divertente per tenersi in allenamento!

Per avere altre idee, o per trovare audiolibri e cd in altre lingue, puoi fare un giro sul sito di Bilingue per gioco. Oppure ascoltare fiabe in tutte le lingue sul sito di Logos - la biblioteca dei bambini

Comunque per me ho scelto. Voglio le Cronache di Narnia (qui) perché si sentono tutti i rumori di sottofondo (brrrr).

Purtroppo anche zia Giovanna ha deciso.

"Che idea fantastica! provvederò io stessa a registrare, con la mia voce, le poesie complete di Kapel Doro Rompik, così le potremo ascoltare!"

"Noooooooo!"Otto ore con zia Giovanna, Zio Gatto e Kapel Doro. E adesso come faccio?"

giovedì 22 luglio 2010

Felici di creare, felici di leggere

Ehi, ragazzi, vi piacere scrivere? Sì? Bene allora questa estate fatelo, e poi paretcipate a un concorso dedicato ai bambini e ragazzi da 0 a 14 anni di età, e organizzato da Zebuk (che sarebbe The book, il libro, in dialetto bolognese).

Potete mandare disegni, poesie, filastrocche, temi o racconti

Ci saranno 3 categorie, divise in base all' età
0-5 anni = nido e scuola dell’infanzia
6-10 anni = scuole elementari
11- 14 anni = scuole medie

In palio ci sono tanti libri, e anche una copia di Amelia e Zio Gatto!!!!!

- iscrivetevi alla fanpage di Zebuk su facebook;
- inviate, con il permesso di mamma o papà, il vostro componimento a info@zebuk.it, inserendo nell’oggetto della mail: Contest Felici di Leggere;
- nell’email, inviate una vostra breve descrizione: nome e cognome (il cognome non verrà pubblicato), classe e scuola, età, hobby.
I vostri lavori verranno pubblicati su Zebuk tutta l’estate, e verranno infine votati dalla giuria, a Settembre, per decretare i vincitori di ogni sezione. E’ ammesso UN solo lavoro per ogni partecipante, quindi sceglietelo con cura!

Esempio di presentazione:

Mi chiamo Federico P. e frequento la classe 2B della scuola elementare Gianni Rodari a Milano. Mi piacciono molto i Gormiti, il gelato al limone e le partite di calcetto.

Che tipo di componimento?

Sono ammessi scritti di vario genere: racconti brevi, temi scolastici, poesie, filastrocche.
Sono ammesse anche opere creative: disegni (per chi è piccolino), collage, quadri, sculture.
L’importante è che siano realizzati da voi, e non siano realizzati da mamma e papà!

Potete inviare i vostri lavori, corredati dalla vostra presentazione, entro e non oltre il 31 Agosto 2010. A Settembre la giuria di blogger si riunirà per le votazioni finali, e la premiazione avverrà il giorno 6 Settembre (salvo slittamenti dovuti ad un gran numero di partecipanti).
Prima inviate il vostro capolavoro, prima potremo ammirarlo!

Ragazzi, siete Felici di creare, Felici di leggere?
Allora partecipate anche voi al contest estivo di Zebuk e fateci ammirare i vostri lavori creativi!

lunedì 31 maggio 2010

Amelia- Notizie per bambini



Ho chiesto a Ruggero Tempofosco perché i telegiornali sono sempre così noiosi, e lui si è messo a ridere.
- Spesso i telegiornali devono dare le notizie in pochi minuti - mi ha spiegato - e non sempre i giornalisti hanno il tempo necessario a spiegare per bene quello che è successo prima della notizia. E' come se parlassero a persone che già sanno un sacco di cose, ma questo non è sempre vero. In particolare non è vero per i bambini, che hanno bisogno di più spiegazioni, perché non sempre sanno chi sono esattamente le persone di cui si parla, e non conoscono il sinificato di molte parole.
- Però non è giusto - ho detto io - perché anche noi bambini vogliamo sapere quello che succede.
- Hai ragione, Amelia - ha risposto Ruggero - ci vorrebbero dei notiziari realizzati apposta per i bambini, ma qualcuno ci ha già pensato, sai? Tutti i pomeriggi , dal lunedì al venerdì alle 16.00,
Rai3, la terza rete della tv pubblica italiana, manda in onda il GT ragazzi, un telegiornale per ragazzini dagli 8 ai 13 anni. Per vedere le puntate puoi cliccare qui.

Ma anche in altri paesi ci sono dei progetti simili. Pensa che c'è un'associazione, che si chiama FreeVoice (che vuo dire voce libera) che ha un bellissimo progetto:quello di finanziare e coordinare dei notiziari adatti ai bambini in tutto il mondo, e soprattutto in quei paesi dove è difficile sapere la verità perché non c'è libertà di stampa. Il progetto si chiama Kids news network, che vuol dire rete delle notizie per bambini, e puoi trovare informazioni in italiano qui.

In Perù per esempi c'è NAPA TV, (NAPA vuol dire non adatto per adulti) che trasmete tanti servizi interessanti e ha anche un canale su you tube.

sabato 22 maggio 2010

Amelia - Serena, me lo dai un consiglio serio sui libri?


Alla fine sono andata da Serena, la mamma di Ale, che siccome lavora in biblioteca di libri se ne intende, e le ho chiesto cosa leggeva da bambina.
Mi ha detto che le era piaciuto tanto Piccole Donne, e che tutte le bambine alla sua età lo leggevano, soprattutto perché c'era Jo, l'unica delle sorelle che non passava tutto il tempo a pensare ai fidanzati ma invece voleva fare la scrittrice.

- Ma secondo te lo posso leggere anch'io?
- Certo che puoi - mi ha detto lei - anche se le bambine che lo prendono in bilioteca a volte lo trovano un po' lungo. Però te ne posso consigliare un altro. Si chiama Ascolta il tuo cuore di Bianca Pitzorno.
- Bianca Pitzorno? quella dell'Incredibile storia di Lavinia?
- Sì proprio lei. Sono sicura che questo libro ti piacerà.

Be' lo sapete? Serena aveva proprio ragione. Il libro l'ho cominciato subito e sono già arrivata a metà. Parla di una bambina, Prisca, che da grande vuole fare la scrittrice, proprio come me (anche se io voglio pure fare la giornalista), e delle sue avventure in IV D, con delle amiche del cuore, delle nemiche antipaticissime e una maestra terribile che si chiama Arpia Sferza.

Serena mi ha anche promesso che mi presterà altri libri, e anche qualcuno sui pirati, che sono i miei preferiti.
Vi farò sapere!

Amelia - I libri di Zia Giovanna

Zia Giovanna a casa ha tre scaffali pieni dei libri che leggeva da bambina. Le ho chiesto di sceglierne qualcuno, i suoi preferiti.
Mi ha risposto che ci doveva pensare un po', è andata in cucina, si è fatta un té, poi si è seduta alla sua scrivania e ci è rimasta seduta per tre ore.
Quando le ho chiesto se ci aveva pensato mi ha riposto:
- Pensato? A cosa avrei dovuto pensare?
Insomma si era completamente dimenticata della mia domanda.
Allora gliel' ho rifatta, e lei mi ha risposto di slancio: Pippi Calzelunghe!
C'era da dubitarne?

Poi però mi ha citato un paio di autori che non avevo mai sentito nominare. (e ti pareva!) Un tale Scamuffo de Bortolis, che scriveva romanzi ambientati nel mondo dei cavalieri (tipo Crostino alle crociate e il Torneo dei Cuorinfranti) e Mandorla Bonvesina, l'autrice di C'è nebbia nel Castello, accendi i fari. Io ho anche cercato su google ma non ho trovato niente. Comunque i libri sullo scaffale della zia ci sono. Magari li leggo, e poi vi dico come sono.

Amelia - Ma Zio Gatto cosa legge?


- Allora Zio Gatto, ma tu che libri leggevi quando eri piccolo?
- Ah, io ero appassionato dei libri di Jack London...
- Jack London, e chi è?
- Come chi è? E' un grande scrittore americano dell'800. Era uno poco regolare, che ebbe una vita avventurosa e vagabonda. Fece tanti lavori diversi: lo strillone di giornali, il pescatore di ostriche, il lavandaio, il cacciatore di foche, l'agente di assicurazioni, il coltivatore e, anche il cercatore d'oro nel Klondike...
- Nel Klondike? Come Zio Paperone?
- Come Zio Paperone, sì, e anche come tanti altri. All'epoca erano molti quelli che partivano per il selvaggio nord sperando di trovare una miniera d'oro, o anche una bella pepita, e diventare ricchi. Lui non trovò nessuna miniera, ma raccontò le avventure che aveva vissuto nei suoi libri, e fece fortuna con i romanzi, come Zanna Bianca e Il richiamo della foresta.
- E di che parlano?
- Della corsa all'oro. Ma anche del rapporto tra l'uomo e la natura, e tra l'uomo e gli animali. Infatti il protagonista è un cane da slitta.
- Ah ecco, ti pareva che non tiravi fuori un libro che parlava di animali. Secondo me tu eri fissato già da prima. Ora capisco perché la Grande Gattara ti teneva sott'occhio!
- Miaoooooow!

Amelia - Non ci fate ammuffire, leggete!


Domenica 23 maggio (domani) è il giorno della lettura. A me piace leggere, e ci mancherebbe, visto che sono il personaggio di un libro! Spero che a voi piacciano i libri perché sapete, i personaggi dei libri, come me, esistono solo quando qualcuno legge le loro storie, tutto il resto del tempo stanno a impolverarsi negli scaffali di qualche libreria, e si annoiano a morte.

Comunque per questa giornata ho pensato di chiedere agli abitanti di Abbatelesto (beh, non tutti però, sono troppi!) qual è il loro libro da bambini preferito (perché a me, sinceramente, dei libri per grandi non me ne importa un fico secco).

Ho cominciato da Zio Gatto, anche perché sta qui, proprio accanto a me (mai una volta che mi lasciasse in pace!) . E adesso leggete l'intervista.

lunedì 26 aprile 2010

Amelia: Tutta la verità su Zio Gatto

- Allora Zio Gatto, la facciamo questa intervista?
- Sgrunt, sì la facciamo, però già il titolo non mi piace
- Come non ti piace? Ma è bellissimo!
- Sì bellissimo per un giornale di scandali e pettegolezzi, di quelli che si leggono dal parrucchiere....
- Ma zio! il gossip va di moda e ti assicuro che quei giornali li leggono tutti, e non solo dal parrucchiere!
- Gossip? Hai detto proprio Gossip? Per tutti i salmoni affumicati, cosa devono sentire le mie orecchie: ho una nipote che usa la parola gossip, posso anche andare all'ospizio dei gatti...
- Ma dai zio non esagerare, e dimmi piuttosto, cosa si prova ad essere un gatto?
- No non no no! E' tutto sbagliato! Prima devi dare le informazioni e poi le emozioni! Sono sicuro che i lettori vogliono prima sapere QUANDO sono diventato un gatto, DOVE, COME e PERCHE'!
- Sei sicuro?
- Sììììì
- Va bene come vuoi, allora puoi dirmi QUANDO sei diventato un gatto?
- Era una sera buia e tempestosa...
- Hai detto prima i fatti e poi le emozioni!
- Ma mi fai finire? ehm ehm, ricomincio. Era una sera buia e tempestosa di tre anni fa, e io stavo tornando a casa dopo una dura giornata di lavoro, quando all'improvviso vidi una macchina sbucare da un incrocio....
- DOVE? Dove era quest'incrocio?
- Alla fine del viale dei Platani, non distante da Telenotizia...
- Epoi, che è sucesso?
- Non lo so.
- Come non lo sai?
- Non lo so bene. La macchina mi è venuta addosso e io ho fatto un volo di tre metri. Quando sono atterrato accanto a me c'era la Grande Gattara che mi teneva la zampa e mi diceva: Amedeo, ora sei un felino
- Ma CHI è la Grande Gattara?
- Brava Amelia, hai chiesto CHI. E io ti rispondo subito. La Grande Gattara è la protettrice dei gatti, è lei che si preoccupa di nutrirli, trovare loro una casa, se lo vogliono, e asssiterli nelle difficoltà.
- E COME ha fatto a trasformarti?
- Non lo so. so solo che mi ha sussurrato qualcosa nell'orecchio e poi, voilà, ero un gatto agile e peloso...
- Ma PERCHE' l'avrebbe fatto?
- Per non lasciare sole te e zia Giovanna, così almeno ha detto lei: te la immagini Giovanna da sola? mi ha chiesto scandalizzata, e a me è sembrata una buona risposta. Quella donna è meravigliosa, ma ha la pessima tendenza a mettersi nei guai...
- Anche tu però...
- E anche tu, deve essere un vizio di famiglia!
- Ma zio Gatto, adesso possiamo passare alle emozioni?
- E va bene....
- Ma cosa rimpiangi più di tutto della tua vita come Amedeo De Lapis?
- Che non riesco a trovare dei gilé della mia misura. Cribbio! E poi anche che non riesco più a scrivere con la penna...per il resto direi che essere un gatto tutto sommato ti evita un sacco di guai, tipo pagare le bollette, sostenere conversazioni noiose, mandare gli auguri di Natale... anche se...
- Anche se?
- In certi momenti, quando tua zia guarda fuori della finestra con la sua aria malinconica, mi dispiace tanto. Lei è convinta che io sia sparito, e che il gatto che lei tiene in casa sia un gatto randagio che si è affezionato a te, e che tu chiami Zio Gatto così per gioco, perché ti manco....
- Chissà, forse un giorno riusciremo a dirle la verità..
- Forse, ma deve essere il momento giusto. Altrimenti ci prende per gatti...
- GATTI?
- Ehm, volevo dire matti......

giovedì 22 aprile 2010

Ale: è il compleanno della terra, fatele un regalo!

Oggi papà è venuto a scuola e ci ha spiegato che fare un regalo alla terra per il suo compleanno è semplice, ricordate le 4 R? (Io me le ricordo, ovviamente, perché me le ripete almeno 10 volte al giorno)



Riducete, spegnendo le luci, guardando meno televisione per esempio.

Riutilizzate
qualcosa che già avete, un quaderno che ha ancora qualche foglio, la vecchia agenda del papà che può essere usata come diario o libro dei messaggi, mettendo da parte il giubbotto ancora nuovo che però vi va un po' piccolo per un amichetto o un cugino,

Riparate
i giochi vecchi, i vostri jeans col buco sul ginocchio e il quaderno con la copertina strappata, sono oggetti che hanno ancora una vita molto lunga davanti a loro!

e Riciclate, date voi il buon esempio a casa sciacquando la bottiglia del latte e mettendola nella plastica, infilando le cartacce nella busta della carta (chiedete però prima ai vostri genitori se sono davvero inutili!) e mettendo nella pattumiera solo l'umido. Sarete stupiti da quanto diventerà piccola la vostra spazzatura!

Se vi piacciono le etichette per riciclare che vedete nella foto potete scaricarle da qui

Amelia: il giorno della terra

Ehi ragazzi, ma lo sapete che giorno è oggi? E' il giorno della Terra! Io non me lo ricordavo, veramente, ma Achille, il papà di Ale, è venuto oggi in classe per ricordarcelo e per suggerirci qualche modo semplice anche per noi per fare un regalo al nostro pianeta, ma non solo oggi mi raccomando, tutti i giorni!

Intanto sulla rete abiamo trovato tanti video che festeggiare. A noi è piaciuto questo, la musica è bellissima e ci fa venire voglia di amarla sul serio questa Terra!




venerdì 16 aprile 2010

Amelia: Detective bambini

Zio Gatto mi ha fatto capire che tutti possono trasformarsi in detective se hanno buone orecchie, testa sveglia e occhi attenti, anche noi bambini. E zia Giovanna, che di libri se ne intende, mi ha detto che io e Ale non siamo gli unici bambini protagonisti di gialli. Se vi piacciono le inchieste e i misteri potete leggere anche

Hanna, Fou di Beatrice Masella, edito da Sinnos. Le avventure di una ragazzina che abita su un barcone a Cervia e della sua tribù di amici. Anche lei ha un aiutante a quattro zampe, il suo cane Fou, molto più simpatico di Zio Gatto....come dici Zio Gatto, se non la smetto di scrivere che tu sei il mio aiutante non mi dai più le tartine al salmone? Noooooooooooo.......









I misteri di Teo, di Luisa Mattia e Janna Carioli, edizioni Lapis
Una serie ambientata ad Altofonte, una città immaginaria tra Lazio e Toscana, che ha come protagonisti Teo, una ragazzina di 12 anni, e il suo amico Nicola, alle prese con misteri etruschi e crimini archeologici. Teo ha un bellissimi sito web, curato dalle autrici, nel quale si raccontano le sue avventure e si spiega cosa sono i gialli.



La serie dei Piccoli investigatori di Ron Roy, della casa editrice Piemme (link), in cui tre amici si ritrovano alle prese con terribili misteri che con un po' di coraggio e di sangue freddo si rivelano meno misteriosi del previsto. Per chi ama il brivido (a partire dai 7 anni)









Sempre la casa editrice Piemme pubblica anche la serie di Nancy Drew. Questa è una serie che risale addirittura agli anni 30, la leggeva anche zia Giovanna da piccola e racconta le avventure di una rgazzina americana, Nancy Drew, appunto, che riesce a risolvere anche gli enigmi più intricati (dai 12 anni).







Se invece preferite le atmosfere parigine, seguite le avventure di Annette e Fabrice nei Gialli di vicolo Voltaire, di Alessandro Gatti e Pierdomenico Baccalario (dai 9 anni, Piemme)

mercoledì 14 aprile 2010

Amelia: cos'è un giallo?


Questa domanda io l'ho fatta direttamente a Zio Gatto. "Tu che sai sempre tutto " gli ho chiesto "sai dirmi che cos'è un giallo?". Lui si è grattato l'orecchio con la zampa e poi ha detto "un giallo è un racconto che parla di un crimine e del tentativo di smascherare il colpevole di questo crimine".
"Ma un crimine come?" ho detto io "tipo furto o...addirittura...un omicidio? " "Esattamente" ha detto Zio Gatto "però guarda che non devi pensare solo ai furti di gioielli o a misteriosi assassini" "Ah no?" ho detto io. "E no" ha detto lui "per esempio i crimini contro l'ambiente sono terribili, le persone che li commettono rubano la possibilità agli altri i vivere in un mondo pulito, e uccidono la terra". "Come Sbrodoloni?" ho chiesto io. "Certo" ha detto lui "ma per fortuna l'abbiamo smascherato". "Ma zia Giovanna ha detto che nei gialli di solito c'è un detective o un commissario di polizia che ha il compito di smascherare il colpevole" ho detto io.
"Nel giallo classico sì" ha detto Zio Gatto "ma chiunque può diventare un bravo detective, se lo vuole, basta che abbia fiuto per scoprire il crimine più grande di tutti"
"E qual è questo crimine?" ho chiesto io.
"Quello contro la verità" ha risposto lui.
E poi si è mangiato due tartine al salmone.

lunedì 29 marzo 2010

Amelia: riciclo creativo e arte topesca

Parlando con Ayse (che sa sempre tutto) ho scoperto che esiste il riciclo creativo. Praticamente alcuni artisti creano delle opere d'arte o degli oggetti per la casa utilizzando materiali recuperati, che altrimenti finirebbero nella spazzatura.
Ayse ha detto che sul web se ne trovano tante di idee di riciclo creativo.
Io e Ale allora ci siamo messi a cercare, e abbiamo trovato delle cose interessanti sul sito del Museo del Riciclo.


Questa si chiama "Fuga dal Pifferaio Magico" (di un artista che si chiama Davide Lazzarini) ed è realizzata con vecchi mouse. Sembra proprio la fuga dalla PMI!

Questa invece è il "Topologio" di Alice Leonardi, un orologio fatto con vecchi meccanismi e pezzi di biciclette.

E i topi non erano finiti, perché abbiamo trovato anche un Topopeloso


Insomma ci stavamo divertendo quando Zio Gatto si è messo a brontolare arrabbiatissimo perché in tutta questa galleria di animali non c'era neanche un felino, e Arjuna si è messo a squittire perché non c'erano topiturbanti.
Che noiosi!

In compenso abbiamo trovato questi gufi portapenne, di Silvia Bragagnolo, fatti con le bottiglie di coca-cola. Non sono fantastici?

sabato 27 marzo 2010

Ale: I rifiuti e la regola delle 4 R



Credo di avervelo già detto che i miei genitori sono ambientalisti.
Un ambientalista è una persona che pensa che l'ambiente in cui viviamo sia importante, e vada protetto. Papà dice che ormai non ci possono essere persone ambientaliste e non ambientaliste, tutti dovremmo fare qualcosa per l'ambiente in cui viviamo, perché stiamo tutti sullo stesso pianeta!


Per aiutarmi a ricordare cosa possiamo fare noi bambini per non inquinare papà mi ha spiegato la regola delle 4 R.

La prima R sta per RIDURRE:
Dobbiamo evitare di comprare cose inutili, preferire cose fatte con materiali naturali,biodegradabili o riciclati, che abbiano pochi imballaggi o meglio, che siano sfusi. Questo vuol dire per esempio che noi al supermercato compriamo le confezioni famiglia imballate con il cartone, i detersivi alla spina o con la ricarica, la frutta e la verdura non in busta.
Spegnamo sempre le luci quando usciamo da una stanza, non teniamo il rubinetto dell'acqua aperto se non serve, e usiamo le buste di stoffa per fare la spesa, per non sprecare i sacchetti di plastica.

La seconda R sta per RIUTILIZZARE
Noi a casa riutilizziamo tutto. I vestiti passano da un fratello all'altro, e anche i giocattoli. Mamma chiede sempre alle famiglie che hanno i figli grandi se può avere i loro libri per la biblioteca. E' bello sapere che un oggetto che non ti serve più ma che ancora funziona può servire a un'altra persona invece di finire in discarica. Noi poi utilizziamo le confezioni dei cereali, dello yogurt e anche le scatole di scarpe come contenitori per libri, penne e figurine.

La terza R sta per RIPARARE
Papà dice che ormai appena compriamo una cosa non vediamo l'ora che si rompa per poterne comprare subito un'altra. Le industrie se ne approfittano e costruiscono cose che si rompono subito, che sono difficili da riparare o i cui pezzi di ricambio costano più dell'oggetto nuovo. Lui cerca sempre di comprare cose che possono essere riparate, e mi sta insegnando come fare. E' molto divertente!

La quarta R sta per RICICLARE
Le cose che non possono essere riutilizzare o recuperate da noi possono essere riciclate da industrie che trasformeranno i vari materiali in tanti oggetti utili, evitando che i rifiuti finiscano nelle discariche. Per questo è importante separare i rifiuti a casa, separandoli in base al materiale di cui sono fatti: il vetro con il vetro, la plastica con la plastica, la carta con la carta.
Facile no?

martedì 23 marzo 2010

Zio Gatto: qualcuno vuole ascoltare anche me?

- Insomma, avrò un po' di voce in capitolo anch'io sì o no? Non è giusto approfittarsi di un vecchio zio solo perché ha difficoltà a scrivere sulla tastiera di un computer...(a proposito Amelia, potresti evitare di tirare su col naso mentre batti sui tasti? mi fai perdere il filo del discorso...)
- Senti zio...
- Shhhh! ora tocca a me parlare. Dunque, dove eravamo rimasti?
- Veramente zio, non avevi neanche cominciato...
- Ah già è vero...comunque quello che volevo dire è che in molti ...
- Molti?
- Beh, qualcuno...
- Qualcuno chi?
- Uffa Amelia, quanto sei petulante. I mie fan vogliono sapere qual è il segreto del mio stile...
- E qual è questo segreto?
- Innanzitutto il mio portamento, lo slancio delle zampe, il taglio raffinato dei miei splendidi gilè, senza dimenticare il mio dopopelo chaton n.5
- A proposito di pelo, zio, che mi dici del tuo ?
- Ma di che parli?
- Forse è meglio se ti guardi allo specchio...
- Allo specchio? ma ....miaoooooooow!



- Lo sapevo che era uno sbaglio asciugarmi con il phon!

martedì 16 marzo 2010

 AMELIA: SCORNAVACCA E LA MEFITICA ORZATA

Se dovessi diventare una giornalista, però, non vorrei assomigliare a Selvaggia, la nostra anchorwoman, perché è troppo fanatica, ma neanche a zia Giovanna.
Lei non è fanatica, ma è distratta in un modo veramente pericoloso.

E poi, se diventassi una giornalista e lavorassi a Telenotizia, mi toccherebbe avere come capo il commendator Scornavacca, che mi contringerebbe a bere ettolitri di orzata.


Lui adora l'orzata e la vuole fare bere a tutti, perché è un gran prepotente. Ogni volta che mi incontra nei corridoi di Telenotizia mi chiede: "E cosa offriamo a questa bella bambina?" E io "coca-cola" e lui "la coca-cola fa schifo" e io "allora un bicchiere di spuma" e lui "la spuma fa schifo" e io "allora la cedrata" e lui "no" e io "chinotto?" e lui "no, no, no, che ne diresti invece di un bel bicchiere di orzata?". "no, grazie" rispondo io, ma lui me la fa portare lo stesso.
La prima volta l'ho bevuta, per gentilezza. Però mi ha fatto così schifo che da allora ogni volta che me la offre aspetto che si giri dall'altra parte e la verso tutta nel vaso del ficus che sta davanti alla regia.
Nessuno mi ha mai scoperta, ma Ayse, che ha l'odorato fino, ogni volta che passa lì davanti dice "che strano odore che ha questo ficus....sembra quasi orzata" e poi mi fa l'occhiolino.
Secondo voi avrà capito qualcosa?

 AMELIA: TELENOTIZIA

Se c'è un posto che conosco bene, a parte la mia stanza, è il palazzo di Telenotizia.
E per forza, da quando sono nata ho passato più tempo lì che a scuola! La prima volta mi ci hanno portato che avevo pochi giorni, zero capelli in testa e l'espressione da ranocchio urlante (zia Giovanna veramente sostiene che ero bellissima, ma si sa che zia Giovanna ha un modo tutto suo di vedere le cose, da parte mia posso solo assicurarvi che mai e poi mai vi farò mai vedere le foto di quando ero neonata).
Ho imparato a gattonare tra i fili dello studio, e la prima volta che mi sono messa in piedi l'ho fatto aggrappandomi alla telecamera di Mario (no, mi dispiace, non posso ripetere quello che ha detto perché in questo blog sono vietate le parolacce).
A Telenotizia ho anche pronunciato la mia prima frase completa, ho detto "linea alla regia".

Zio Gatto dice che da grande potrei diventare una brava giornalista, dice che ho i numeri.
Io di questi numeri non so niente, a parte il fatto che ho imparato a contare fino a 10 prima di perdere la pazienza con lui e con la zia.
Però zio Gatto è un bravo giornalista, lo è anche adesso che è un gatto. Anche se adesso, quando andiamo a Telenotizia, lui è sembre ingrugnato. "Qui ad Abbatelesto non è più come una volta" continua a ripetere. Prima le notizie si davano per informare, ora invece, per far piacere ai potenti e ai prepotenti.
Beh, qui ad Abbatelesto, ovviamente. Spero che da voi non sia così.

lunedì 15 marzo 2010

 ALE:ANCHE SE MIO FRATELLO NON MIAGOLA E' LO STESSO UN GRAN ROMPISCATOLE

D'accordo, su questo ha ragione Amelia: nessuno a casa mia miagola e questo, lo ammetto, è almeno un lato positivo della faccenda.
Non crediate però che dividere la stanza con due fratelli (e la mamma addirittura con quattro) sia una cosa facile. Specialmente se i fratelli sono come i miei.
Ma andiamo con ordine.
Questa è una foto della mia famiglia:

Lo so che state pensando che sembrano simpatici e tranquilli.
Ecco, sembrano è la parola giusta. Non che non siano simpatici, perché a modo loro lo sono. Ma tranquilli...proprio no.
Mia mamma, Serena, fa la bibliotecaria ad Altopiglio, un paese vicino ad Abbatelesto, e ha una vera fissazione per le verdure. Penso che conosca almeno 500 ricette diverse, e le prova tutte regolarmente su di noi.
Papà di mestiere la mattina fa il biologo, e invece la sera scrive sul suo blog. Anche lui è fissato con le verdure.
I miei genitori sono entrambi ecologisti, che vuol dire che amano l'ambiente e vogliono proteggerlo.
Anche io amo l'ambiente, e molto. Quello che non amo sono le verdure: preferisco la cioccolata.
Comunque i miei genitori non sono così male, rispetto ad altri genitori che ho visto in giro.
Il vero problema sono i miei fratelli.
Matteo ha 14 anni ed è schifosamente perfetto. E' il tipo di fratello obbediente e responsabile, che va bene a scuola, è un campione in tutti gli sport, e piace alle ragazze. Lo odio.
Poi c'è Gio, che ha due anni meno di me ma si comporta come se fosse maggiorenne, e in più mi sta sempre attaccato alle costole, dovunque io vada. Un impiastro.
Penelope e Martina invece, beh, loro sono piccole, e poi almeno hanno una stanza per conto loro.

Che cosa? Volete sapere se non è almeno un po' divertente avere così tanti fratelli?
Forse qualche volta sì, azi spesso. Però vi assicuro che ci sono certi giorni che sogno di andare a vivere per conto mio.
Ma forse capita così a tutti, o no?

 AMELIA:LA MIA VITA CON GLI ZII

Io mi rivolgo a tutti quei bambini che sanno cosa vuol dire condividere la propria casa con creature strane e di difficile sopportazione.
Personalmente, sono un'esperta. Di creature strane, infatti, a casa ne ho ben due: zia Giovanna e zio Gatto.
Zia Giovanna è uno spasso. E' la persona più divertente che io conosca.

Certo, però , se soffrite il mal d'auto, evitate di farvi accompagnare in macchina a scuola, o da qualunque altra parte, perché poi vi ci vogliono un paio d'ore per riprendervi. E portatevi sempre un mazzo di chiavi nella tasca. Lei ha la pessima abitudine di perderle, o di chiudere la porta di casa lasciandovi dentro.

In quanto a zio Gatto, lui era strano già prima di essere un gatto.
Già come direttore del tg aveva le sue piccole manie. Per esempio era fissato con l'impero ottomano (e forse è per questo che è diventato un gatto d'angora turco) e con la grammatica. Anche adesso è fissato con la grammatica. Dice che sono pochi i giornalisti che al giorno d'oggi sanno usare bene la lingua italiana. A me quando dice "al giorno d'oggi" fa un po' ridere, però quando mi corregge l'ortografia tirando fuori gli artigli, la voglia di ridere mi passa subito.

Comunque, se anche voi a casa avete strane creature, fatemelo sapere.

Io adesso vi saluto, e passo la parola ad Ale, altrimenti si mangia tutta la cioccolata da solo.

venerdì 19 febbraio 2010

 BENVENUTI NEL NOSTRO BLOG

Con Ale siamo stati tutta la mattina a decidere chi dovesse scrivere il post di benvenuto e alla fine ho vinto io. Anche se mi è venuto il dubbio che mi abbia fatto vincere di proposito perché non è mica facile scrivere un post di benvenuto.
Ho passato mezz'ora a scervellarmi per decidere cosa scrivere, peggio di quella volta che ho dovuto fare un tema sui gatti. Intendiamoci. Non che non ne avessi di cose da dire! Al contrario, ne avevo anche troppe. Solo che se le avessi scritte sul tema ve l'immaginate che faccia avrebbe fatto la maestra? No, meglio evitare. Gli adulti di rado sono pronti ad ascoltare alla verità.
Per esempio quanti degli adulti che leggeranno questo post saranno disposti a credere che mio zio è un gatto?
Ben pochi, temo.
Quindi li avverto fin d'ora. Se dovete venire qui a fare commentacci su mio zio lasciate perdere e rimanete a casa vostra.