martedì 16 marzo 2010

 AMELIA: TELENOTIZIA

Se c'è un posto che conosco bene, a parte la mia stanza, è il palazzo di Telenotizia.
E per forza, da quando sono nata ho passato più tempo lì che a scuola! La prima volta mi ci hanno portato che avevo pochi giorni, zero capelli in testa e l'espressione da ranocchio urlante (zia Giovanna veramente sostiene che ero bellissima, ma si sa che zia Giovanna ha un modo tutto suo di vedere le cose, da parte mia posso solo assicurarvi che mai e poi mai vi farò mai vedere le foto di quando ero neonata).
Ho imparato a gattonare tra i fili dello studio, e la prima volta che mi sono messa in piedi l'ho fatto aggrappandomi alla telecamera di Mario (no, mi dispiace, non posso ripetere quello che ha detto perché in questo blog sono vietate le parolacce).
A Telenotizia ho anche pronunciato la mia prima frase completa, ho detto "linea alla regia".

Zio Gatto dice che da grande potrei diventare una brava giornalista, dice che ho i numeri.
Io di questi numeri non so niente, a parte il fatto che ho imparato a contare fino a 10 prima di perdere la pazienza con lui e con la zia.
Però zio Gatto è un bravo giornalista, lo è anche adesso che è un gatto. Anche se adesso, quando andiamo a Telenotizia, lui è sembre ingrugnato. "Qui ad Abbatelesto non è più come una volta" continua a ripetere. Prima le notizie si davano per informare, ora invece, per far piacere ai potenti e ai prepotenti.
Beh, qui ad Abbatelesto, ovviamente. Spero che da voi non sia così.

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