lunedì 31 maggio 2010

Amelia- Notizie per bambini



Ho chiesto a Ruggero Tempofosco perché i telegiornali sono sempre così noiosi, e lui si è messo a ridere.
- Spesso i telegiornali devono dare le notizie in pochi minuti - mi ha spiegato - e non sempre i giornalisti hanno il tempo necessario a spiegare per bene quello che è successo prima della notizia. E' come se parlassero a persone che già sanno un sacco di cose, ma questo non è sempre vero. In particolare non è vero per i bambini, che hanno bisogno di più spiegazioni, perché non sempre sanno chi sono esattamente le persone di cui si parla, e non conoscono il sinificato di molte parole.
- Però non è giusto - ho detto io - perché anche noi bambini vogliamo sapere quello che succede.
- Hai ragione, Amelia - ha risposto Ruggero - ci vorrebbero dei notiziari realizzati apposta per i bambini, ma qualcuno ci ha già pensato, sai? Tutti i pomeriggi , dal lunedì al venerdì alle 16.00,
Rai3, la terza rete della tv pubblica italiana, manda in onda il GT ragazzi, un telegiornale per ragazzini dagli 8 ai 13 anni. Per vedere le puntate puoi cliccare qui.

Ma anche in altri paesi ci sono dei progetti simili. Pensa che c'è un'associazione, che si chiama FreeVoice (che vuo dire voce libera) che ha un bellissimo progetto:quello di finanziare e coordinare dei notiziari adatti ai bambini in tutto il mondo, e soprattutto in quei paesi dove è difficile sapere la verità perché non c'è libertà di stampa. Il progetto si chiama Kids news network, che vuol dire rete delle notizie per bambini, e puoi trovare informazioni in italiano qui.

In Perù per esempi c'è NAPA TV, (NAPA vuol dire non adatto per adulti) che trasmete tanti servizi interessanti e ha anche un canale su you tube.

sabato 22 maggio 2010

Amelia - Serena, me lo dai un consiglio serio sui libri?


Alla fine sono andata da Serena, la mamma di Ale, che siccome lavora in biblioteca di libri se ne intende, e le ho chiesto cosa leggeva da bambina.
Mi ha detto che le era piaciuto tanto Piccole Donne, e che tutte le bambine alla sua età lo leggevano, soprattutto perché c'era Jo, l'unica delle sorelle che non passava tutto il tempo a pensare ai fidanzati ma invece voleva fare la scrittrice.

- Ma secondo te lo posso leggere anch'io?
- Certo che puoi - mi ha detto lei - anche se le bambine che lo prendono in bilioteca a volte lo trovano un po' lungo. Però te ne posso consigliare un altro. Si chiama Ascolta il tuo cuore di Bianca Pitzorno.
- Bianca Pitzorno? quella dell'Incredibile storia di Lavinia?
- Sì proprio lei. Sono sicura che questo libro ti piacerà.

Be' lo sapete? Serena aveva proprio ragione. Il libro l'ho cominciato subito e sono già arrivata a metà. Parla di una bambina, Prisca, che da grande vuole fare la scrittrice, proprio come me (anche se io voglio pure fare la giornalista), e delle sue avventure in IV D, con delle amiche del cuore, delle nemiche antipaticissime e una maestra terribile che si chiama Arpia Sferza.

Serena mi ha anche promesso che mi presterà altri libri, e anche qualcuno sui pirati, che sono i miei preferiti.
Vi farò sapere!

Amelia - I libri di Zia Giovanna

Zia Giovanna a casa ha tre scaffali pieni dei libri che leggeva da bambina. Le ho chiesto di sceglierne qualcuno, i suoi preferiti.
Mi ha risposto che ci doveva pensare un po', è andata in cucina, si è fatta un té, poi si è seduta alla sua scrivania e ci è rimasta seduta per tre ore.
Quando le ho chiesto se ci aveva pensato mi ha riposto:
- Pensato? A cosa avrei dovuto pensare?
Insomma si era completamente dimenticata della mia domanda.
Allora gliel' ho rifatta, e lei mi ha risposto di slancio: Pippi Calzelunghe!
C'era da dubitarne?

Poi però mi ha citato un paio di autori che non avevo mai sentito nominare. (e ti pareva!) Un tale Scamuffo de Bortolis, che scriveva romanzi ambientati nel mondo dei cavalieri (tipo Crostino alle crociate e il Torneo dei Cuorinfranti) e Mandorla Bonvesina, l'autrice di C'è nebbia nel Castello, accendi i fari. Io ho anche cercato su google ma non ho trovato niente. Comunque i libri sullo scaffale della zia ci sono. Magari li leggo, e poi vi dico come sono.

Amelia - Ma Zio Gatto cosa legge?


- Allora Zio Gatto, ma tu che libri leggevi quando eri piccolo?
- Ah, io ero appassionato dei libri di Jack London...
- Jack London, e chi è?
- Come chi è? E' un grande scrittore americano dell'800. Era uno poco regolare, che ebbe una vita avventurosa e vagabonda. Fece tanti lavori diversi: lo strillone di giornali, il pescatore di ostriche, il lavandaio, il cacciatore di foche, l'agente di assicurazioni, il coltivatore e, anche il cercatore d'oro nel Klondike...
- Nel Klondike? Come Zio Paperone?
- Come Zio Paperone, sì, e anche come tanti altri. All'epoca erano molti quelli che partivano per il selvaggio nord sperando di trovare una miniera d'oro, o anche una bella pepita, e diventare ricchi. Lui non trovò nessuna miniera, ma raccontò le avventure che aveva vissuto nei suoi libri, e fece fortuna con i romanzi, come Zanna Bianca e Il richiamo della foresta.
- E di che parlano?
- Della corsa all'oro. Ma anche del rapporto tra l'uomo e la natura, e tra l'uomo e gli animali. Infatti il protagonista è un cane da slitta.
- Ah ecco, ti pareva che non tiravi fuori un libro che parlava di animali. Secondo me tu eri fissato già da prima. Ora capisco perché la Grande Gattara ti teneva sott'occhio!
- Miaoooooow!

Amelia - Non ci fate ammuffire, leggete!


Domenica 23 maggio (domani) è il giorno della lettura. A me piace leggere, e ci mancherebbe, visto che sono il personaggio di un libro! Spero che a voi piacciano i libri perché sapete, i personaggi dei libri, come me, esistono solo quando qualcuno legge le loro storie, tutto il resto del tempo stanno a impolverarsi negli scaffali di qualche libreria, e si annoiano a morte.

Comunque per questa giornata ho pensato di chiedere agli abitanti di Abbatelesto (beh, non tutti però, sono troppi!) qual è il loro libro da bambini preferito (perché a me, sinceramente, dei libri per grandi non me ne importa un fico secco).

Ho cominciato da Zio Gatto, anche perché sta qui, proprio accanto a me (mai una volta che mi lasciasse in pace!) . E adesso leggete l'intervista.